LETTERATURA torna alla homepage
PRECICERONIANA CICERONIANA AUGUSTEA IMPERIALE RISORSE
     
Ovidio


  Cerca







Progetto Ovidio - database

 

 


 torna alla pagina precedente
 passim precedente

autore
brano
 
Cesare
De bello civili I,79
 
originale
 
[79] Genus erat hoc pugnae. Expeditae cohortes novissirnum agmen claudebant pluresque in locis campestribus subsistebant. Si mons erat ascendendus, facile ipsa loci natura periculum repellebat, quod ex locis superioribus, qui antecesserant, suos ascendentes protegebant; cum vallis aut locus declivis suberat, neque ei, qui antecesserant, morantibus opem ferre poterant, equites vero ex loco superiore in aversos tela coniciebant, tum magno erat in periculo res. Relinquebatur, ut, cum eiusmodi locis esset appropinquatum, legionum signa consistere iuberent magnoque impetu equitatum repellerent, eo submoto repente incitati cursu sese in valles universi demitterent atque ita transgressi rursus in locis superioribus consisterent. Nam tantum ab equitum suorum auxiliis aberant, quorum numerum habebant magnum, ut eos superioribus perterritos proeliis in medium reciperent agmen ultroque eos tuerentur; quorum nulli ex itinere excedere licebat, quin ab equitatu Caesaris exciperetur.
 
traduzione
 
Si combatteva in questo modo: le coorti armate alla leggera chiudevano la retroguardia e nei luoghi piani la maggior parte di esse si fermava. Se si doveva salire un monte, la natura stessa del luogo facilmente allontanava il pericolo, poich? dai luoghi superiori quelli che erano andati innanzi proteggevano i compagni durante la salita; quando erano vicini a una valle o a un pendio, coloro che erano innanzi non potevano portare aiuto a quelli che rimanevano indietro; allora la cavalleria, da luoghi pi? elevati, lanciava dardi alle spalle dei nemici e la situazione era di grande pericolo. Quando ci si avvicinava a posti di tal fatta, non rimaneva che ordinare alle legioni di fermarsi e respingere la cavalleria con grande impeto e, una volta allontanatala, subito di gran corsa precipitarsi tutti insieme nelle valli e cos?, dopo averle attraversate, di nuovo fermarsi su alture. Infatti non solo non potevano avere aiuto dalla loro cavalleria, sebbene numerosa, ma, atterrita com'era dai precedenti scontri, la tenevano in mezzo alle file e per di pi? la dovevano difendere. Nessun cavaliere poteva uscire dalla linea di marcia senza essere catturato dalla cavalleria di Cesare.
 

aggiungi questa pagina ai preferiti aggiungi ai preferiti imposta progettovidio come pagina iniziale imposta come pagina iniziale  torna su

tutto il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti, ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski

  HOMEPAGE

  SEGNALA IL SITO

  FAQ 

ideatore, responsabile e content editor NUNZIO CASTALDI (bukowski)
powered by www.weben.it

Licenza Creative Commons
i contenuti di questo sito sono coperti da Licenza Creative Commons